Safari Africano by Carolyn Keen

Safari Africano by Carolyn Keen

autore:Carolyn Keen [Sconosciuto]
La lingua: ita
Format: epub, mobi


12

− Ma allora c’è qualche buona probabilità che Tizam sia vivo − osservò Nancy tutta eccitata al pensiero di come sarebbe stata felice Madame Bulawaya se fosse riuscita a ritrovarlo.

− Io lo spero − rispose la signora Munger. − Lo ricordo come un uomo straordinario, ricco di doti, anche se non ho mai saputo cosa facesse oltre alla guida. Quando ebbero finito di prendere il tè, mentre si salutavano, la signora chiese ai suoi giovani ospiti quale fosse la prossima tappa del loro viaggio.

− Domattina partiamo per il Safari Club del monte Kenia − rispose Nancy.

− È un posto stupendo − fece la signora Munger − con le montagne bianche di neve e... ma lo vedrete con i vostri occhi!

Il Safari Club e tutta la zona circostante si rivelò davvero un posto incantevole, come aveva detto la signora Munger. Il vasto terreno attorno al Club era stato sistemato con gusto a giardini ed aree attrezzate con impianti sportivi. Ai piedi di un pendio erboso c’era una serie di laghetti: uno funzionava come piscina per i visitatori del Club, gli altri ospitavano vari tipi di uccelli acquatici: gru con il capo ornato da un buffo pennacchio camminavano a passi misurati per i prati, cigni bianchi e cigni neri, più rari, nuotavano tranquilli fra le ninfee.

− Ma qui è un paradiso! − esclamò Bess ammirando la vista che si godeva dalla finestra della loro stanza al primo piano, una camera grande, a tre letti, con bei mobili, tende graziose e perfino il caminetto. Sentirono bussare alla porta ed entrò un ragazzo negro, con le braccia cariche di legna da ardere, che, dopo un sorridente saluto, s’inginocchiò e accese il fuoco, cosa che le ragazze apprezzarono dato il freddo di fuori. Quando ebbe finito il ragazzo s’inchinò e uscì.

− Visto che qui ci fermeremo un po’ − disse Bess − è meglio tirar fuori i vestiti dalle valigie. Avranno bisogno di aria.

Le ragazze appesero gli abiti lasciando il resto delle loro cose nelle valigie.

− Sarebbe divertente far colazione davanti al fuoco − fece George − ma ormai abbiamo promesso ai ragazzi di scendere. Sbrighiamoci!

− Veramente questa è la seconda colazione − le fece osservare Nancy − ma devo ammettere che dopo tutti i chilometri che abbiamo fatto l’idea di mangiare di nuovo non mi dispiace.

− Io muoio di fame! − annunciò naturalmente Bess. Mentre attraversavano l’elegante sede del Club per raggiungere la sala da pranzo, Bess osservò: − Questo sembra un posto sicuro per noi. Non si vede in giro gente dall’aria sospetta, né babbuini... speriamo di poterci finalmente divertire senza pensare ad altro! Nancy non fece commenti ma pensò che certo i suoi nemici conoscevano l’itinerario del gruppo di Emerson e non s’illudeva che li lasciassero in pace.

− Spero solo di vederli per prima io! − disse fra sé. L’ora della colazione fu allegrissima: alla fine Nancy propose di mettersi tutti in costume da bagno e andare in piscina.

− Ottima idea! − approvò Burt.

− Che bellezza! Muoio dalla voglia di prendere un po’ di sole in pace! − fece George.



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